CERCASI. Mi piacerebbe creare un «convertitore semiautomatico» che trasformi un testo dalla grafia odierna a quella riformata proposta. Mi servirebbe qualcuno che abbia competenze di programmazione (non serve un livello particolarmente avanzato: sarebbe un programma con una logica molto semplice). Se sei pratico e vuoi darmi una mano, scrivimi.
Diversamente da altre lingue, il sistema grafico attuale dell’italiano non sempre rappresenta in modo univoco e preciso la pronuncia delle parole. Ci sono stati cambiamenti e miglioramenti lungo i secoli, ma restano ancora importanti ambiguità. Si dice guàina o guaína? Fríuli o Friúli? È piú giusto àmaca o amàca? Mòllica o mollíca?
In passato, letterati e linguisti hanno proposto e discusso modifiche e correzioni per perfezionare il nostro sistema. Trovando la questione interessante per vari motivi, dopo lunga riflessione ho elaborato io stesso una proposta complessiva, che consente di fare sparire quasi tutte le ambiguità odierne.
Si tratta di un problema la cui natura consente soluzioni diverse. Non ho smesso di riflettere su possibili alternative e migliorie. La vita è fonte continua di stimoli e spunti, spesso sorprendenti.
Una breve cronologia del mio lavoro in merito finora:
- 2021: la prima proposta pubblicata. L’accoglienza è molto più positiva del previsto, con commenti e critiche intelligenti e competenti.
- 2023: pubblico un libretto —non linguistico: una traduzione dell’Introduzione al Libro di Giobbe di Chesterton— totalmente in ortografia riformata, con una lieve differenza rispetto al 2021.